Disidratazione fluidi

La presenza di acqua nei fluidi a base minerale o sintetica, siano essi gasolio, oli idraulici, oli di lubrificazione, è entro certi limiti, inevitabile; è dovuta allo stabilirsi di un equilibrio tra l’acqua presente nell’aria e quella solubilizzata entro il fluido, in un rapporto di reciproco scambio.

Quando però il quantitativo di acqua presente nel fluido supera tale rapporto, o a causa di ingressi accidentali di acqua nell’impianto, le caratteristiche del fluido vengono compromesse rendendolo inadatto all’esercizio previsto: da ciò la necessità di rimuovere l’acqua dal fluido per reintegrarne le caratteristiche.

La disidratazione del fluido contaminato viene eseguita tramite apparecchiature specifiche esterne all’impianto. Tramite tali apparecchiature il fluido da trattare viene prelevato dal serbatoio di contenimento dell’impianto e disidratato in continuo, con reinserimento nel serbatoio di prelievo, fino alla riduzione del contenuto in acqua entro i livelli consentiti. Questo trattamento può essere eseguito, a seconda dei casi, con impianto fermo o con impianto in funzione. Il raggiungimento del risultato richiesto viene certificato tramite analisi del contenuto in acqua del fluido trattato, eseguite secondo le metodologie suggerite dalle normative in uso.

A seconda del tipo di sistema da trattare e al tipo di fluido di utilizzo, vengono impiegati separatori centrifughi o evaporatori sottovuoto, con il raggiungimento di un contenuto di acqua nell’olio ~ 200 ppm.